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Altri Tempi

La miseria e la Fede di Anna Vettucia

Di fronte il cimitero degli inglesi c' era una palazzina, mia nonna Saviano Marianna abitava al piano terra..., al primo piano una signora molto anziana che viveva praticamente su una sedia avvolta da uno scialle di lana ampio con dentro un neonato che cambiava identita', poiche' le mamme di quel tempo, pensavano che quando il latte era insufficiente, il calore di quel corpo compensava.

Donna Prure' dai candidi capelli, non parlava mai assorta com' era in quel compito che lei pensava fosse divino..., quel piccolo mondo l'aveva investita di un potere che l' aveva portata a credere di essere dispensatrice di "razioni".

 

Ero molto piccola, ma ricordo quei riti lenti in cui si denudava la piccola pancia del paziente vittima urlante di coliche che niente di strano fossero spasmi dovuti alla fame, poi arrivava l' aiutante con una preziosa tazza da caffe' vuota e il pestifero spicchio d' aglio che avrebbe lasciato l' odore pungente per giorni.

Prure' chiudeva gli occhi e iniziava il mormorio sommesso che si trasformava in cantilena di cui si percepiva solo qualche frase "armuzza dei corpi dei decollati" mentre l' aglio disegnava il cerchio intorno al piccolo ombelico, e la tazzina capovolta di colpo chiudeva il passaggio a dei fantomatici vermi.

Mi sono sempre chiesta che significasse e con il tempo ho scoperto che anni e anni prima a Palermo, i reati venivano puniti con l' impiccagione o con il taglio della testa ..ecco perche' decollati. La devozione per le "anime de’ decollati" diede origine alla "Chiesa delle Anime de’ Corpi decollati", che era il loro Santuario.

Questa chiesa è l’attuale Maria Santissima del Carmelo ai Decollati, un tempo chiamata anche Madonna del Fiume, costruita intorno al 1785 sulla sponda sinistra del fiume Oreto, su un terreno di proprietà del marchese di Santa Marina. I cadaveri dei giustiziati ammucchiati e seppelliti nel nuovo cimitero annesso alla chiesetta, anziché in quello che si trovava presso l’ospedale di San Bartolomeo alla Cala..., assassini, rei politici e vittime innocenti. Alcune teste di decapitati venivano poste in una piramide in muratura dentro dei finestrini. Questa macabra piramide era collocata davanti alla chiesa perchè servisse a tutti da monito.

Vecchia

Gli anziani ne parlavano come di entità positive, anime che davano consigli o risposte in aiuto a chi chiedeva loro e c’era una lapide (ormai scomparsa) dove le pie donne ogni lunedì si recavano scalze e poggiavano le orecchie in attesa di risposta.

Per tanti anni rimase a ricordo un ceppo funerario che raffigurava le anime purganti dei corpi decollati ed era sempre colmo di fiori e di lumini.

Oggi tutto questo strappa solo un sorriso per le tenere ingenuita'..il latte si versa sulle strade, le vecchie non indossano piu' scialli ma vistose sciarpe leopardate e vanno a ballare, i neonati urlano per le coliche che saranno curate con gocce che ingrassano tanto le case farmaceutiche e le "razioni" non hanno piu' ragione di esistere...gli assassini, i ladri, i rei politici non decollano piu' al massimo pagano profumate parcelle per i legali..altro che puzza d' aglio.

La nostra Pasqua

Oggi tutto è consumismo, già da febbraio montagne di dolci a forma di colombe, e tonnellate di uova di cioccolata fanno bella mostra di se, snaturando profondamente il senso di questa festa.

Quando eravamo bambini, tutto questo non esisteva, sarebbe da folli dire che si stava meglio allora, ma di sicuro, la felicità di gustare una festa o un dolcetto non e' quantificabile, così forte da rimanere impresso nella memoria per tutta la vita.


..."quest' anno viene alta" era la frase ricorrente e perfettamente incomprensibile ma era di sicuro l' approssimarsi dell' evento a cui seguiva la visita a scuola del parroco che ci parlava di fine della Quaresima e di ritorno alla vita, seguiva la visita ai parrocchiani per la benedizioni delle case....

 

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Il rito della benedizione delle case, era al tempo molto sentito, si aspettava con devozione questo momento, si faceva entrare il prete con i paramenti sacri, seguito dal codazzo di chierichetti, vestiti di bianco, questi pronunciava la formula di rito, e poi spargeva l’acqua benedetta, mentre gli abitanti della casa pregavano . Alla fine della cerimonia, la padrona di casa donava quello che poteva, due uova, qualche biscotto, un pezzo di pane, i più ricchi preparavano un dolce.

L' altro segno era l'applicazione sui vetri delle aule, di sagome di rondini ritagliate dalla foderina nera dei quaderni, oltre alla preparazione della prima gita.

Oggi per gita scolastica si intendono viaggi all’estero, o settimane bianche in esclusivi luoghi di villeggiatura, un tempo se si era stati “buoni” si poteva sperare in una passeggiata in fila per due, i maschietti diventavano tanti “Ivanhoe”( serie televisiva cavalleresca) alla conquista di un fantomatico castello, mentre le bambine raccoglievano fiori gialli da donare alle maestre. Le mamme intanto preparavano i pupi cu l' uova..., un dolce tradizionale di forma rotonda, abbellito con granella colorata, con al centro o un foro, oppure un uovo sodo.

 

La domenica di Pasqua, tutta la famiglia tirata a lucido si recava in Chiesa, con i vestiti "buoni" Dopo la funzione religiosa ci aspettava il tradizionale pranzo, in cui facevano da attori principali gli immancabili carciofi fritti.


La Pasqua era per noi ragazzi un traguardo importante, perché si avvicinava la fine della scuola, ponendo fine a quella che, molti di noi, giudicavano una sorta di reclusione, avendo vissuto, per la maggior parte della nostra giovane vita in strada, fra i cortili dove tutti si conoscevano ...liberi , poveri, ma completamente padroni di noi stessi.

Anna Vettuccia

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Anche se le immagine sono prima della guerra, non c´è differenza con il dopoguerra. Panni stesi al sole tra balcone e balcone, la fontanella d'acqua per tutti, la 'pila' per lavare, la fornacella con la quarara, galline ruspanti, tavola per stirare, bimbi, giovani, mamme e vecchie..., il 'panaru' per 'calarlo' al fruttivendolo, tavolino e sedie per una partita di scopa. La miseria era una istituzione!

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