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Gente di mare

Il marittimo e la sua famiglia

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Famiglia Marchese - Palmisano 1906

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Pasquale Marchese e Paola Palmisano

ritratti da Favaloro

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L'ACQUASANTA in MARE. Porto di Savona, 19 Marzo 1967, Gaetano Marchese, allievo ufficiale di Coperta, sulla controplancia come dicono i " terrestri", del piroscafo ICHNUSA della Tirrenia (costruito dai Cantieri Navali ODERO, Genova, 1928, un piccolo Titanic, insomma). La foto fu scattata da Nino Balistreri, allora allievo ufficiale di Macchina e poi Direttore di Macchina della stessa Tirrenia.

L’ACQUASANTA, ovvero le belle famiglie di una volta.
Questa è la foto a cui tengo di più, risale al 1906 ed è la foto di famiglia più antica,
eseguita nello studio del grande fotografo S. Bugliarelli.
In un epoca, la nostra, dove i picciotti forse non sanno manco quando sono nati i propri genitori, commentare questa immagine è un piacere e un obbligo, perché rende bene l’idea di come erano gliAcquasatar o Acquasantini di una volta:
Sono raffigurati: mia nonna paterna Donna Paola PALMISANO (Ustica 24 Agosto 1869 – Palermo 1938). Era nata, guarda caso il 24 agosto, giorno del patrono di Ustica, San Bartolomeo.
Abitava nel vicolo Pipitone n° 18, nelle case comprate nel 1874 dai genitori Gaetano Palmisano (Ustica 1833 - Palermo 1888) e Cristina Caezza (Ustica 1838 – Palermo 1913).
Il 1° Dicembre 1892 sposa civilmente presso la Sezione Comunale “Falde”, Pasqualino Marchese (Palermo 1867 – S. Elia 1941). Quel giorno, 1° Dicembre 1892, mio nonno era sbarcato dal piroscafo “Segesta” della NGI (Navigazione Generale Italiana). Vuol dire che lasciò la nave e si precipitò alla Sezione “Falde” per sposare la sua “sweetheart” (“tesoro”) Paolina. Incredibile, ma vero !
Dopo qualche giorno si sposarono pure nella chiesa parrocchiale di piazza Acquasanta.
Donna (“Ronna”) Paola era notissima nel vicolo per la sua generosità, perché dava in beneficenza tutto quello che portavano a casa, dalle navi, il marito Pasqualino Marchese e il fratello Salvatore Palmisano. Essendo tutti e due nostromi, quando le loro navi approdavano al Molo di Palermo, sgraffignavano la qualsiasi dalle stive e con qualche “strascinu” trasportavano a casa.

Era impensabile, però, poter consumare barili di legumi, frutta secca, sarde salate e altro, e allora, tutto in beneficenza !
La coppia ebbe quattro “masculazzi” di cui tre si vedono nella foto. Manca mio padre Domenico che sarebbe nato due anni dopo, nel 1908.
Da sinistra, il più grande, Vincenzo Marchese (Palermo 1894 – Genova 1963); a centro, seduto sul trespolo, il più piccolo, Gioacchino Marchese (Palermo 1901 – ivi 1973); infine, il 2° figlio, Gaetano Marchese, mio omonimo (entrambi abbiamo preso il nome dei rispettivi nonni materni, come si usava una volta per i secondogeniti)...(Palermo 1898 – ivi 1968).
Il più grande vestito alla Marinara (chissà perché c’era questa usanza!) gli altri due sembrano in qualche pesante divisa scolastica o di festa, molto assistimati, però…Ah, forse qualcuno si chiederà: ma il capo famiglia dov’è?

Nella foto non c’è perché era, ovviamente, imbarcato da 1° nostromo, sul piroscafo BULGARIA, della NGI…..Tempus fugit….

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N/C "Taormina" Febbraio 1961

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