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L'Acquasanta ed Ustica in guerra, 1940/43

Anche l'Isola di Ustica fece la sua parte nelle due Guerre: 10 caduti nella Prima e 8 nella Seconda. Nel 1940, alcuni ebbero la fortuna di rimanervi per fare parte della Milizia Difesa Territoriale.

Nelle acque di Ustica successe di tutto, specie duelli aerei tra inglesi e tedeschi. Qualche aereo volò a rasoterra l'isola, gli abitanti andavano a rifugiarsi nelle "pirrere", ex cave di tufo o nelle grotte naturali.

Si tramanda di un tizio, che terrorizzato, si buttò dentro una cisterna e ci lasciò la pelle.

Nella foto degli anni di guerra, i Militi della Difesa Territoriale al comando del Tenente Patti. In piedi, il primo da sinistra è Ferdinando...(nonno materno di Ferdinando Bertucci); il quarto da sinistra è Vincenzo Padovani Sr. (1912-86), figlio del tarantino don Graziano Padovani (1886-1930). Vincenzo Sr. fu un abile imprenditore edile al tempo della sindachessa Anna Notarbartolo e oltre...Raccontò: "Il 13 Aprile 1943, cadde nel mare di Ustica un aereo con 5 persone a bordo (australiani), provenivano da Augusta ma erano stati colpiti dai Tedeschi".

Vincenzo Sr. portò i prigionieri a Palermo. Lui e altri recuperarono nel tempo, dal mare, ben 36 morti. La foto di un pilota tedesco si trova nella sacrestia della Chiesa.

Con l'occupazione della Jugoslavia (1941), Ustica divenne un vero campo di concentramento di prigionieri slavi , fino a 2800, che venivano stipati nei "cammaruni".

I Tedeschi avevano impiantato in contrada "Chianu 'i Carduni", un gioiello della tecnologia di allora, un Radar di scoperta aerea, tipo Wurzburg, portata 70 km, che fu ripetutamente colpito dai Miricani e seriamente danneggiato. Ne rimangono pezzi, che resistono al tempo, in alcuni punti ancora pitturati di grigio (2017)!!!

 

I Tedeschi se la squagliarono l'11 Luglio 1943, come ebbe a raccontare la guarnigione italiana, all'arrivo dei Miricani, che occuparono l'isola, il 5 Agosto 1943. Episodio irrilevante? Mica tanto, se fu riportato dai giornali dei più sperduti paesini del Middle West americano, come in questo della Pennsylvania del 7 agosto'43. Nel trafiletto a sinistra si legge:

 

" Il Quartier Generale del Generale Eisenhower, ha annunciato che forze americane di terra e di mare hanno occupato "l'isola-prigione" italiana di Ustica, 40 miglia a nord di Palermo, capitale occupata della Sicilia, e hanno catturato circa 100 soldati italiani e marinai. Molti abitanti di questa piccola isola vulcanica (popolazione 1100), furono trovati indigenti, senza acqua e malati di malaria (!!). Gli italiani catturati dissero che i Tedeschi erano scappati l'11 Luglio".

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Il 4 settembre 1943 alle ore 12:45. i distruttori USS Plunkett (DD-431), USS Gleaves (DD-423), della stessa classe Gleaves e il Landing Craft Infantry LCI (213), partite 3 ore prima da Palermo al comando del Captain George L. Menocal formarono posizioni davanti allla Cala Santa Maria di Ustica. Subito come alle ore 13:20 si diressero con una lancia a motore al comando del tenente W.T. Manners verso la banchina del porticciolo issando bandiera bianca. Sbarcarono senza trovare resistenza: il capitano di marina De Maria, comandante del Semaforo e del contingente formato da 2 ufficiali, 12 marinai e 84 soldati, accettó la resa con la deposizione delle armi.

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