La città di Palermo fu governata da aragonesi, austriaci, spagnoli.
Sotto il domonio spagnolo, la popolazione da 30 mila abitanti passò a 135 mila poco prima della Peste Nera del 1656.
Durante i secoli XVI e XVII, ebbe un grande splendore di monumenti e palazzi stile barocco, che ancora oggi alcuni si mantengono intatti.
Nel 1734, i Borboni unificarono Sicilia con il Regno di Napoli, e Palermo diventò una città di provincia, poichè la corte rimase a Napoli.
Una 'canna' in Sicilia era 2,06 metri circa
Il Genio della Salute
‘Genio’ è una parola singolare maschile di origine latina che, come riportato sul Dizionario della lingua italiana, rappresenta una divinità tutelare, uno spirito solitamente benevolo che protegge un determinato popolo, città o nazione [1]. Secondo quanto riportato dallo storico Giuseppe Giliberto – unica fonte che illustra la storia del Lazzaretto di Palermo dalle origini sino all’importante restauro del 1833, su iniziativa di Leopoldo di Borbone e su progetto dell’architetto camerale Nicolò Puglia – l’architrave dell’ingresso principale, lungo la strada dell’Acquasanta, era decorato da «rilievo scolpito a stucco il genio della salute, che l’emblema delle Reali insegne fa colonna, fiancheggiato al di sotto nell’opposto lato dall’Aquila, e del Cornucopio» (Giliberto 1840: 11).
Lo stemma d’ingresso al Cimitero acattolico presentava sin dal principio una figura... (pdf)
Una interpretazione di Pasqualino Marchese