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Il Cimitero Inglese

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Gaetano Marchese

Nel 1867 il cimitero inglese era al massimo del suo..splendore. La comunità inglese ci teneva maledettamente al proprio cimitero, romantico, ordinato, anche se in quell'anno era ufficialmente "esaurito", tanto che alcuni "inquilini", zio e nipote ex sorore, e cioè Benjamin Ingham (1786 - Palermo 1861) e William Ingham Whitaker (1796-Palermo 1818), traslocarono nel nuovo cimitero acattolico ai Rotoli. Almeno si salvarono dalla devastazione del nostro "campusantu 'ngrisi". Il giovane William, chiamato a Palermo dallo zio per aiutarlo nei commerci, morì a soli 23 anni. Benjamin non si scompose più di tanto, scrisse alla sorella in Inghilterra: "Tuo figlio è morto, mandamene un altro". Pragmatismo, se vogliamo...

Lazzaretto 1903

Manifattura Tabacchi, vegetazione rigogliosa del cimitero inglese e Villino Laganà ancora bagnato dal mare. Il villino Laganà fece la fine del Foro Italico: macerie di guerra furono gettate criminalmente davanti ad esso e il cimitero, che si ritrovarono di colpo a enorme distanza dal mare..la Palermo liberty, belle E'poque, dei Florio e Whitaker era ormai un lontano ricordo e la borgata, come dicevano i miei zii paterni, "..andò sempre più indietro.."

Cimitero-costone
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I custodi del cimitero inglese erano tutti della famiglia Trapani, 3-4 generazioni, Sebastiano, Simone, Giovanni...sicuramente dell'Acquasanta. il primo custode affermava che la prima sepoltura avvenne nel 1812 (Elisabeth Milbank, moglie di un capitano americano). Di una decina di ospiti ho tante notizie e si potrebbero commentare a poco a poco. Un anziano utente, tal "Cicopaco", nel 2017 scrisse su Repubblica: "Conosco benissimo questo cimitero, negli anni '50 ci andavo a giocare essendo la mia famiglia amici degli eredi dell'ultimo custode che vi abitò nell'immobile a sinistra ingresso. A tutt'oggi esistono e conosco i pronipoti di quest'ultimo custode che conosceva bene la storia del luogo ed anche dell'ultima salma che vi venne seppellita"...se qualcuno riconosce questo signore...sarebbe interessante parlare con questi pronipoti...

Questa foto è eccezionale: a sinistra il muro che divideva le pertinenze del cimitero inglese dal resto; l'ingresso di palazzo Geraci, la chiesa ad una sola navata e quello che è più inedito l'edificio, anche scuola negli anni '50, nell'area ora occupata da una piazzetta e dal cinema Igiea, ex arena Trionfale. E' rimasto solo un pilone. E il costone roccioso senza la spiaggia sottostante.

Bisognerebbe indagare su cosa era quell'edificio che si vede al centro con quella sorta di grossa garitta d'angolo...è rimasto solo un pilone dell'entrata, addossato al vicino edificio. Si entrava in un cortile dove c'era un vecchio fabbricato, adibito a scuola e dove ho frequentato i primi mesi della 3a elementare (1954-55) prima di trasferirci a Palazzo Geraci, che allora cadeva pure a pezzi.

... del "nostro" cimitero inglese, vale la pena di ricordare gli avvenimenti decisivi che lo riguardarono, appena...90 anni fa. Una mattina del 28 novembre 1928, il Prefetto di Palermo si sveglia e decreta la soppressione dell'antico cimitero degli Inglesi per la parte già acquisita dai Cantieri Navali (allegato)".... E già, perchè il 5 giugno 1928, con atto in notar Marsala, l'amministratore del cimitero, il famoso Giuseppe "Pip" Whitaker, ormai quasi ottantenne, vende al Cantiere Navale del potente Rocco Piaggio...del vivente Erasmo...una striscia di terreno ("proposte" di quelle che non si possono rifiutare), tra l'attuale muro Nord e il vilino Laganà, ben visibile con Google Map, per 10mila lire. Il Segretario Generale del Comune chiede all'Archivista Generale come stanno le cose a proposito del suddetto cimitero. L'Archivista risponde con lettera del 14 dicembre 1928 affermando che.."..nessuna precisa indicazione fu possibile ottenere. Risulterebbe per altro, che la colonia Inglese ne ottenne concessione dal cessato Governo delle Due Sicilie. Così essendo, occorrerebbe esaminare il testo della concessione stessa, onde accertare se...la colonia Inglese godesse in uso od in proprietà del cimitero oggidì soppresso...". Continua dicendo che la questione non si era potuta risolvere già nel lontano 1881...."Annamo bene, proprio bene", neanche il Comune conosceva l'origine del cimitero, ma noi sì. Per gli amanti del brivido, rimandiamo alla prossima puntata, anche perchè quella vendita. comportò lo spostamento di ben 8 tombe e del muro, così come li vediamo oggi. Allegato, lettera Prefettura al Comune, 28/11/1928, soppressione cimitero..

Cantieri
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Commenteremo in seguito ampiamente questa epigrafe, ma prima, .dovendo fornire una adeguata spiegazione sull'origine del "nostro" cimitero inglese, vale la pena di ricordare gli avvenimenti decisivi che lo riguardarono, appena...90 anni fa. Una mattina del 28 novembre 1928, il Prefetto di Palermo si sveglia e decreta la soppressione dell'antico cimitero degli Inglesi per la parte già acquisita dai Cantieri Navali (allegato)".... E già, perchè il 5 giugno 1928, con atto in notar Marsala, l'amministratore del cimitero, il famoso Giuseppe "Pip" Whitaker, ormai quasi ottantenne, vende al Cantiere Navale del potente Rocco Piaggio...del vivente Erasmo...una striscia di terreno ("proposte" di quelle che non si possono rifiutare), tra l'attuale muro Nord e il vilino Laganà, ben visibile con Google Map, per 10mila lire. Il Segretario Generale del Comune chiede all'Archivista Generale come stanno le cose a proposito del suddetto cimitero. L'Archivista risponde con lettera del 14 dicembre 1928 affermando che.."..nessuna precisa indicazione fu possibile ottenere. Risulterebbe per altro, che la colonia Inglese ne ottenne concessione dal cessato Governo delle Due Sicilie. Così essendo, occorrerebbe esaminare il testo della concessione stessa, onde accertare se...la colonia Inglese godesse in uso od in proprietà del cimitero oggidì soppresso...". Continua dicendo che la questione non si era potuta risolvere già nel lontano 1881...."Annamo bene, proprio bene", neanche il Comune conosceva l'origine del cimitero, ma noi sì. Per gli amanti del brivido, rimandiamo alla prossima puntata, anche perchè quella vendita. comportò lo spostamento di ben 8 tombe e del muro, così come li vediamo oggi. Allegato, lettera Prefettura al Comune, 28/11/1928, soppressione cimitero..

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Cimitero Inglese

Con la vendita , 5 giugno 1928, di una striscia di terreno da parte dell’amministratore del cimitero, il vecchio Giuseppe “Pip” Whitaker, il Cantiere Navale si impegnò a spostare 8 tombe e ricollocarle, ammassandole, così come le vediamo oggi e, ovviamente, a ricostruire il muro, come risulta da una planimetria a colori, allegata all’atto di vendita, datata 30 maggio 1928, che posteremo. I resti dei defunti furono messi in cassette e interrate sotto i basamenti delle tombe. Le 10 mila lire della vendita, assegno della Banca Commerciale Italiana, furono consegnate al console inglese Francis. Risalgono al 1930 gli ultimi avvistamenti di parenti in visita agli ospiti del cimitero. Nel 1930-32 furono pure venduti a privati i due cottages ai lati dell’ingresso. Quello di sinistra lo comprò, manco a dirlo, tale Giovanni Trapani, guardiano del cimitero oltreché giardiniere del cimitero ai Rotoli. Fino al 1959-62 ci abitava una misteriosa famiglia con un giovane, poco più della mia età. Andando a ritroso nel tempo, riscontriamo la difficile convivenza col colosso Cantiere Navale, invadente, tanto che già nel 1908 c’era stata una vendita di terreno del cimitero a suo favore, non saprei dire quale terreno. Gli amministratori ebbero sempre il problema
della manutenzione del cimitero, le cui spese venivano coperte dalle frequenti
sottoscrizioni presso parenti dei defunti e residenti inglesi e americani a Palermo,
col contributo del consolato inglese, nonché dalla vendita degli spazi per le tombe. 

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Memorabile l’appello di Mr. D. Wilson Thomas da Villa Lisetta, dei Rose-Gardner di Lercara Friddi, a Jousha Whitaker, per una consistente sottoscrizione (1889). C’era poi il problema dell’approvvigionamento dell’acqua per il cimitero per alimentare due vasche, una ancora esistente in fondo all’area triangolare, vertice Sud. In una breve relazione: “Protestant Cemetery, Memo acqua per il cimitero dei Protestanti, 9 luglio 1892, l’amministratore Joshua Whitaker (Palermo 1849-1926), fratello maggiore di “Pip”, rappresentava la difficoltà di avere acqua a prezzo accessibile: “...ci sarebbe l’acqua Laganà, troppo distante”. Jousha si reca col fontaniere Tobia a fare un sopralluogo, gli viene indicata una gebbia il cui proprietario era Settimo Trapani (sempre loro), fratello del vecchio custode del cimitero e suocero dell’attuale.Probabilmente ricevette l’acqua da quella gebbia. Joshua Whitaker scriveva in perfetto italiano. In precedenza, con atto in Notar Salvatore Lo Meo del 25 maggio 1885, l’amministratore del cimitero William (Guglielmo) Rose, vendeva “un terreno scapolo” al sig. Giuseppe Laganà. Ne parleremo alla prossima quinta puntata. Si allega la Memo-acqua cimitero di Joshua Whitaker, 9.7.1892

Il cimitero inglese, nelle (non) conoscenze del Comune di Palermo, 1929.

Dopo la vendita nel 1928, di una striscia di terreno del cimitero inglese da parte di “Pip” Whitaker al Cantiere Navale, che comportò lo spostamento di 8 tombe (una follia),
il Comune volle vederci chiaro sulla proprietà dei due cimiteri acattolici, Lazzaretto (Acquasanta) e Rotoli. Il Segretario Generale del Comune, sollecitò in tal senso,l’Archivista Generale, il quale, riassumendo, così rispose il 28 febbraio 1929:


In tempi remoti, acattolici, suicidi, impenitenti venivano sepolti nel piano dell’Ucciardone in una località chiamata “Canuzzo”. Quando fu abolito questo cimitero, gli acattolici rimasero senza un luogo di sepoltura. Durante il cholera del 1837 i protestanti furono portati a S. Spirito (S. Orsola). Passata l’epidemia si cominciò a usare un piccola striscia di terra nel Lazzaretto. Aggiungiamo che, dovendosi costruire le Grandi Prigioni (1838-42), gli ospiti del piccolo cimitero “Canuzzo” furono sloggiati e portati anch’essi al Lazzaretto. Di essi non c’è traccia, forse spariti in qualche anonima fossa comune, assieme ai militari suicidi. La situazione di saturazione del cimitero inglese, che dovette accogliere gli intrusi, diventò insostenibile, tanto che il 4/2/1839, l’autorità preposta inviò una circolare ai consoli svedese, danese, francese, russo, inglese, ottomano e americano, invitandoli a cominciare a inumare nel nuovo camposanto (Rotoli, attivato nel 1837 per il cholera) essendo “...quello del Lazzaretto pieno da salme provenienti dal Piano dell’Ucciardone...” (Archivio di Stato Palermo-Catena).

Intanto dal 1851 in poi si diede mano per realizzare un nuovo luogo di sepoltura per gli acattolici ai Rotoli, i cui lavori furono completati alla fine del 1860, quando Garibaldi aveva già concesso il terreno agli stranieri.

Nel 1861 il console inglese (il famigerato John Goodwin, morto a Palermo nel 1869 e sepolto ai Rotoli, tomba non identificata) chiese licenza per l’uso di metà del cimitero dei protestanti per esclusivo uso della colonia inglese.

L’Archivista subito commentò che pareva, da quanto emerso, che la colonia inglese non possedette mai un cimitero di sua proprietà. Quindi, ufficialmente, alla fine del 1860 il cimitero inglese dell’Acquasanta cessò la sua funzione, anche se ci fu in seguito qualche...raccomandato, di cui parleremo in seguito.

Cimitero Febbraio 1929
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