Chi non l'ha conosciuto può farsene un'idea leggendo le frasi più salienti pronunciate dal Prof. e subito da me registrate nell'ultimo anno di matematica, 1963-64, IV Capitani, con una vera 'summa' del pensiero Bartolozziano, un mix di severità, bonarietà, cinismo, sarcasmo, mellifluità, autorevolezza, pragmatismo e così via.
Quell'anno iniziò 'benissimo' col prof. di matematica Bartolozzi, che ci incoraggiò molto con frasi di benvenuto.
L'idillio continuò per i mesi successivi:
15 novembre 1963:"Se ci fossero i polli qui, si metterebbero a ridere", aggiungendo " Se ti metti con i fuorilegge, perdi l'anno, questo è matematicamente certo" (a Giuseppe C.)
5 dicembre 1963: "Dovete staggionare" (a un futuro comandante)...."Orl.... è staggionato, è vero Orl...?"(aveva già 24 anni !).
Si concludeva miseramente un triste primo trimestre, le vacanze di Natale furono una liberazione, temporanea.
Reduci da un 1° trimestre infame (anno scolastico 1963-64, in IV Capitani), il prof. di Matematica, Giuseppe Bartolozzi, il 14 Gennaio 1964 si decide ad interrogare 9 picciotti, alla lavagna ("'a tavula nivura"), una strage. Era dalla metà di dicembre che non interrogava.
28 gennaio 1964: " F..., l'eterno F..." a Giacomo F. che veniva sempre in ritardo...
6 Febbraio 1964: " Ma dove siamo, in pescheria? Siamo proprio nel Congo! Maleducato, maleducato, vai fuori..!". A uno della 3a Macchinisti entrato in classe senza permesso, per parlare con Vito Piraino, poi Manager MSC Crociere a Port Everglades...
7 febbraio 1964: " F..., l'intramontabile F....: s'abbocci, tinni vai 'o primu"..a Giacomo F., ripetente la 3a volta quella classe.
18 febbraio 1964: "Uno che non viene mai a scuola, capoclasse è? Di che cosa?", parlando di Vito Piraino.
18 febbraio 1964, invettive contro il lercio registro di classe:" Sta roba fetente, qua!...appello: "Piraino, ecco, il boss! (assente)..." Sta cosa d'infezione"
28 febbraio 1964: "Cretino ci sei, tu lo fai!" a Giuseppe C.
Non c'erano mezze misure. Alla prossima!
Il prof. di matematica G. Bartolozzi, prosegue nella sua offensiva, durante l'anno scolastico 1963-64, 4a Capitani, qualche volta adirato, altre volte beffardo o mellifluo.
13 Marzo 1964: "'Stu capucrassi 'ngrasciatu cu è?", invettiva diretta a Vito Piraino, capoclasse, cronicamente assente e "curatore" del registro di classe, lercio ma non troppo.
13 Marzo 1964: "Picchì 'un tinni vai 'a televisioni? Puoi fare concorrenza a Warner Bentivegna. Come? Ah, già! Clyde. Sicuro che lo metti da parte"...a Vincenzo F., detto "Johnny", aspetto macho e tirabaci... Il riferimento era allo sceneggiato televisivo "Una tragedia americana", trasmesso nel 1962, tratto dal romanzo di Theodore Dreiser; c'era un battaglione di attori; il protagonista, Warner Bentivegna, bravo attore, lacrimevole, non cambiava mai espressione...
Dagli apprezzamenti recitativi, si passava al derisorio:
Sempre quel giorno 13 Marzo 1964, in vena evidentemente: " C....mi pari ca un canti pi nienti. Ma chi canti! Ma unni capisci propriu nienti! ( a Giuseppe C...., il cui cognome aveva a che fare con l'arte del cantare).
Si concludeva così, ignominiosamente, il 2° trimestre, preludio 'o jocu ri fuocu dell'ultimo trimestre, quando i toni si sarebbero fatti perentori e militareschi....da ultimatum.
Terzo Trimestre anno scolastico 1963-64, classe 4a Capitani.
Si avvicinava la temuta fine dell'anno scolastico. Il Prof. Giuseppe Bartolozzi, cala l'asso di...spade:
17 aprile 1964: " Si può essere sconfitti sul campo di battaglia ignominiosamente o onorevolmente. Quando uno scappa e il nemico lo acchiappa lo tratta coi piedi, invece, se lo affronta, può avere l'onore delle armi" (a Giuseppe C....)
21 aprile 1964: una nota di..matematica:
"4 pigreco quadro? E più costante di quello, si muore!"...se lo diceva lui...
La situazione precipita...
12 maggio 1964: "Avvertite i latitanti, che la latitanza è inutile"....ben 10 assenti..era solo un espediente per ritardare la totale sconfitta.
Fine anno scolastico 1963-64, classe IV Capitani e ultimo anno di matematica col Prof. Giuseppe Bartolozzi.
Il terzo trimestre vide molti inutili latitanti, perché il tragico epilogo, per alcuni, sarebbe comunque arrivato. Bartolozzi, che amava il lessico militare, proprio dell'Artiglieria, il 5 Giugno 1964, tuonò:
" Cinque giorni in trincea, in assetto di guerra, venerdì smobilitazione, in congedo limitato o illimitato".
Il riferimento era a 5 giorni di fuoco, alias ripetizione generale del programma svolto durante l'anno con ferali interrogazioni alla lavagna... 'na parola!
Il 9 Ggugno 1964: " 'a fettina vogghiu viriri" a proposito di un'area con integrale, e terminò: " Mi avete seccato, basta, cancelliamo".
Al consiglio di classe per gli scrutini, 13 Giugno 1964, i "casualties" alias morti e feriti, non furono poi tanti: su 25 alunni, ben 10 promossi (io c'ero); ben 14 rimandati e un solo respinto! Credo che la maggior parte se non tutti i rimandati, furono promossi a settembre.
Finì così, per sempre, l'avventura bartolozziana. Addio Professore, non ti dimenticheremo mai.
Commenti di ex alunni
Gaetano Di Vincenzo - Lo abbiamo conosciuto. Faceva paura.
Serafino Cami - Giuseppe C. Poi fu promosso?
Gaetano Marchese - No! Fu l'unico respinto ! Ma era un tipo flemmatico, buon incassatore...
Aurelio Molica - Sono stato suo alunno dal 1960 al 1961 e mi sono reso conto della sua conoscenza della matematica. Era un burbero ma lo vidi piangere quando morì suo fratello. È stato un grandissimo matematico.
Serafino Cami a Aurelio Molica - Sicuramente un matematico geniale,ma non adatto all'insegnamento. Comunque solo un mio punto di vista.
Gaetano Marchese a Serafino Cami - ..si rivolgeva solo "allo Stato Maggiore" e cioè Giulio di Blasi e Salvatore Miraglia (che ci legge, gongolando). Forse era in buona fede, magari non concepiva che gli alunni non capissero mentre lui spiegava dal libro che lui stesso avev a scritto. Solo un picciotto, che s'era beccato uno meno meno col punto interrogativo , osò precisare che il compito scritto "era difficile". Risposta tagliente: " Le cose difficili sono quelle che non si sanno”. Ineccepibile.
Antonino Arcoleo a Serafino Cami - Viveva anche un po' di antipatie, simpatie, mi ricordo biennio e 3a/4a Cap. ci fu gente sempre promossa a giugno, senza mai essere interrogati...quelli dei primi banchi che stavano li a sorridere quando qualcuno rispondeva male, o che facevano finta di seguirlo quando spiegava...di questi non è andato in mare nessuno,la sfida sul mare era diversa di quella di un aula senza aria e che metteva a tutti soggezione. Mio punto di vista.
Nino Balistreri a Antonino Arcoleo - Concordo con quanto tu stai ad esprimere. Io ho avuto a che fare con il PROFESSORE BARTOLOZZI e non sedevoai primi banchi di quella pseudo aula dove si soffocava, eravamo in 18 e dopo una interrogazione di verifica mi disse... ''una rondine non fà primavera e mi rimandò a settembre e in quella data di riparazione mi disse: ''hai studiato? '' Si risposi e concluse con..puoi andare .Tutto il tempo a scrivere libri di Matematica e gli ultimi minuti delle 2 ore ne chiamava 5 o 6 e li si riferiva a polli ed uova ..frutta e verdura per affermati che c'erano altri mestieri e non quello per cui studiavamo.
Antonino Arcoleo a Nino Balistreri - Tantissimi del nautico, come sai, venivamo dalle borgate marinare e zona cantieri montalbo,quasi tutti si arrivava col bus 39, ricordo una volta arrivammo in ritardo e il bidello bussò e intanto appena aperto arronzo' lui e poi quei tre/ quattro di noi, ci chiamo', urlo' disturbatori e l'aula in un silenzio tombale...no comment, fosse successo adesso...
Giuseppe Bartolozzi nacque a Grammichele, provincia di Catania, il 23 ottobre 1905; morì a Palermo il 30 giugno 1982.
A causa della sua poliomielite infantile, si laureò ai 25 anni, nel 1930, con Michele De Franchis, del quale fu assistente qualche anno. In seguito passò all'insegnamento secondario; divenne ordinario di matematica negli istituti tecnici, risultando primo nella graduatoria nazionale.
Fu apprezzato autore di numerosi manuali di matematica, alcuni con De Franchis, per le scuole medie di ogni ordine e grado, continuando così una tradizione che aveva visto impegnati la maggior parte dei matematici siciliani del periodo "aureo".
L'Unione Matematica Italiana (UMI) organizza un premio biennale negli anni dispari intitolato al suo nome (Premio Bartolozzi). Il premio è destinato a giovani cultori italiani della matematica con età inferiore a 33 anni.
Molti anni dopo, per iniziativa di alcuni ex alunni del Nautico, il Comune intitolò una strada al matematico Giuseppe Bartolozzi, traversa di via Ruggero Loria, zona Fiera.
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