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Gaetano Marchese

L'ACQUASANTA - Un pomeriggio culturale

Aggiornamento: 29 lug 2022

Il 14 marzo 2022, alle 17, sono stato invitato a Villa Lanterna Gravina dal dr. Giuseppe Alba, a presenziare ad un meeting avente come oggetto la Storia della Borgata Acquasanta e della omonima Grotta dalle acque ritenute terapeutiche se non miracolose.


Faceva gli onori di casa, il proprietario della Villa, architetto Vincenzo Rizzacasa che ha ricevuto gli ospiti con gradevoli modi d’altri tempi.

L’evento si è tenuto per accogliere la giovane giornalista Lisa Weiss, dell’emittente pubblica tedesca ADR, incaricata di svolgere un servizio sulla nostra Borgata, di cui, poco prima, in un breve tour, erano già stati mostrati i luoghi più salienti. Presenti altre autorevoli persone, che continuano a dare un notevole contributo alla conoscenza dell’Acquasanta.

Sono state proiettate su uno schermo delle foto storiche, molte inedite, egregiamente commentate dal dr. Alba, che hanno suscitato l’interesse di tutti gli intervenuti e della corrispondente tedesca, proveniente da Roma, che ha mostrato grande attenzione. Informazioni di prima mano su villa Lanterna e sulla Grotta dell’Acquasanta, addirittura con l’esibizione di una planimetria di quest’ultima rilevata da storici del passato.

Non sono mancate tante immagini di Villa Igiea, dello stabilimento balneare dei fratelli Tramontana, della Nave di Pietra, del cantiere navale di Salvatore Adorno al villino Laganà, etc.; inedito il riferimento ad una immagine settecentesca della Madonna che si trova nel prospetto su via dell'Arsenale dell'ex Istituto Nautico di via Quinta Casa, a noi noto. L'immagine fu ritenuta venerata anche all'Acquasanta.

L’arch. Rizzacasa ha chiarito che a suo tempo aveva rilevato Villa Lanterna e l’ex stabilimento Bagni Minerali Pandolfo, in condizioni di degrado disperate. La Villa con i tetti completamente crollati, pavimenti sprofondati, affreschi e mattonelle del ‘700 in completa rovina.

Cultura, competenza, passione e notevole sforzo finanziario lo misero in grado di recuperare i fabbricati e di scoprire pure la camera dello scirocco della Villa, che, al pari di altre dimore nobiliari, non poteva mancare. Curioso, il ritrovamento di un ‘dissuasore fallico’, una massiccia colonna marmorea con la parte superiore di cui al nome, che aveva il compito di impedire facili accessi al sito. Il restauro conservativo, condotto amorevolmente tra mille difficoltà anche di carattere... “esterno”, ha portato ad un notevole risultato, che ha permesso negli anni che questa villa settecentesca, venisse visitata dal grande pubblico, in occasione de “Le vie dei Tesori” e altri eventi.

Al momento dei commiati, abbiamo ringraziato il dr. Alba per avere illustrato, in apprezzabile sintesi, la storia dell’Acquasanta; ringraziando poi l’arch. Rizzacasa per l’ospitalità, mi sono trattenuto qualche minuto con lui per una gradevole conversazione storica ed attuale sulla Villa, oggi adibita a propri uffici professionali.

E, naturalmente, non ho potuto resistere alla tentazione di fare qualche foto e video dal terrazzo sud della villa. Una serata calma e limpida, tramonto imminente e luci radenti diffuse, in lontananza il Monte Catalfano (Aspra), il mare colore cobalto, tutto il Golfo di Palermo, almeno quello che ne resta da vedere a causa delle strutture del Cantiere Navale, palazzi etc. Immagini straordinarie, anche per chi è nato nella Borgata, che non finirà mai di stupire proprio per la sua invidiabile posizione, o “location”, come si usa dire oggi.


Gaetano Marchese








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